Un francobollo racconta … un piccolo omaggio a Laika

60 anni fa il sacrificio della cagnetta Laika. Da subito la filatelia non è venuta meno al suo ruolo di testimone dei tempi e delle azioni umane, infatti sono stati moltissimi i Paesi, specialmente d’oltre Cortina, che la hanno ricordata dedicandole un francobollo.Un francobollo racconta … un piccolo omaggio a Laika

Ad onor del vero non tanto si commemorava la cagnolina ed il suo sacrificio, quanto si celebrava il “successo” della missione, che per la prima volta aveva portato un essere vivente nello spazio.

I francobolli sulla tematica spazio, sono stati emessi un po’ da tutti i Paesi del mondo. Moltissime emissioni sono state effettuate dai così detti Paesi socialisti o del Patto di Varsavia.

Questa tendenza fu sicuramente “favorita” dal fatto che l’Unione Sovietica aveva ottenuto, prima degli Stati uniti, alcuni importanti risultati, quali: il lancio del primo satellite, del primo essere vivente, del primo uomo e poi della prima donna, nello spazio.

Riportiamo un breve stralcio dell’articolo precedentemente pubblicato, rinviando a quello, chi volesse leggerlo tutto.

“L’atto di forza passava attraverso la vita di una piccola creatura che gli accalappia cani di Mosca, avevano da poco catturato per le vie della capitale: la cagnetta Kudryavka, erroneamente da tutti denominata “Laika”, che è invece il nome convenzionale russo della razza.

Insieme a Laika, vennero consegnati agli scienziati della “città delle stelle”, il centro studi di astrofisica alle porte di Mosca, anche altre due piccole cagnette: Mushka e Albina, anche loro scelte per le piccolissime dimensioni e la vivace intelligenza.

Alla fine venne scelta Laika, per la sua docilità e per la sua resistenza alle prove d’accelerazione. Le foto dell’epoca la ritraggono alla fine di questo terribile addestramento, che sbuca da una specie di sarcofago col musetto nero e gli occhi curiosi e fiduciosi.

Ora Laika non era più un cagnolino affettuoso e desideroso di carezze: era la bandiera di tutte le Russie, un simulacro dell’orgoglio e della superbia umana che l’Urss voleva edificare perché il mondo le rendesse omaggio, perché riconoscesse la superiorità del comunismo, ammirando i suoi successi.

Lo Sputnik due, venne lanciato il 3 Novembre 1957.

Molte le ipotesi avanzate negli anni sulla morte dell’animaletto: si … riteneva comunque più probabile la morte per infarto dovuto allo shock termico; infatti a causa del non funzionamento dei ventilatori di raffreddamento, nella capsula si registrarono subito estremi di temperatura tra zero e quaranta gradi centigradi.

La verità è peggiore di quanto immaginato. Laika venne uccisa più volte e lentamente, perché non morì in modo indolore nello spazio, dopo una settimana di orbite, come affermato dalla propaganda del regime sovietico, ma venne condannata ad una morte orribile e struggente, avvenuta nelle ore successive al lancio, incatenata all’interno del minuscolo satellite: il suo cuore di cane fu fatto a pezzi dalla paura, dalla gravità, da una solitudine così grande e disperata da non trovare posto nel suo piccolo corpo, nella sua mente innamorata dell’uomo che la uccideva.

La “verità”, una verità, è stata raccontata dal dottor Dimitri Malashenkov, lo specialista che seguì le ultime ore di Laika. Così dopo quasi mezzo secolo siamo venuti a conoscenza che l’elettrocardiogramma monitorato via radio, segnò un aumento fuori scala delle pulsazioni quando il missile cominciò a sollevarsi dalla rampa, il suo piccolo cuore iniziò a battere irregolarmente fibrillando e quando l’assenza di peso rallentò di colpo le pulsazioni, dopo 5 ore di tortura, il tracciato cardiaco divenne una linea retta.

Laika è morta di paura, sola tra la solitudine delle stelle e dei pianeti che l’uomo voleva conquistare, senza aver mai conquistato la propria umanità.

Laika lanciata nel firmamento, nel mistero della creazione, senza speranza di ritorno, per nutrire l’orgoglio umano. Laika restituita all’infinito da un anelito di conoscenza senza regole, dalla sete inestinguibile di sapere, al di la del bene e del male”.

La raccolta dei francobolli sul tema “la conquista dello spazio”, ebbe un certo seguito negli anni 60’ e 70’ per tornare poi nel dimenticatoio, come tante altre collezioni attinenti alla storia contemporanea.

Sarebbe interessante riaffrontare oggi questo tema, con la diversa maturità dei nostri tempi, e perché no ricordare con una collezione la piccola Laika, una creaturina innocente immolata sull’altare del progresso.

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Lug 15, 2018 | Posted by in Articoli | Commenti disabilitati su Un francobollo racconta … un piccolo omaggio a Laika
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