Storia del pettine tra denti, dentelli e dentellature

(di Pantelis Leoussis – dal bollettino greco IL FILATELISTA TEMATICO) È difficile stabilire quanti secoli fa sia stato realizzato il primo pettine. Ma è già sorprendente per tutti sapere che, per quanto ad oggi a nostra conoscenza, la storia e l’uso del pettine risalgono a 8.000 anni fa.

I pettini sono uno degli strumenti più antichi ritrovati dagli archeologi: i più antichi sono stati scoperti in Scandinavia ed erano fatti di osso. Gli antichi egizi realizzavano pettini già dal 5500 A.C.

Anche in Cina sono stati ritrovati pettini risalenti all’antichità e sembra che venissero indossati tra i capelli come accessori ornamentali, ma anche come indicatore dello stato sociale di una persona. Negli scavi di antichi insediamenti in Persia sono stati trovati anche pettini di 5000 anni fa.

Generalmente, i pettini per capelli sono usati dagli esseri umani per separare i capelli aggrovigliati, per mantenere i capelli puliti, ma anche per decorarli.

L’invenzione del pettine nasce certamente dall’esigenza di mantenere i capelli in ordine, ma è anche evidente che questi venissero utilizzati, in alcuni casi, anche per allontanare dalla testa pidocchi e altri parassiti.

Come sopra ricordato, oltre ad usare il pettine per sistemare e separare i capelli, come pure durante la tintura, lo styling e l’intrecciatura, le persone, soprattutto in epoche remote, usavano i pettini come accessori decorativi per capelli o per mantenerli in un certo stile di moda.

L’utilizzo decorativo di pettini è arrivato fino ai nostri tempi e oltre a far parte del costume di popolazioni in varie parti del mondo, come per esempio in Spagna, negli anni ’30 e ’40, quando lo chignon era in voga, il pettine decorativo per capelli divenne un accessorio popolare e diffuso in molte regioni del mondo.

La grande varietà di forme, decorazioni e disegni, dai primitivi pettini preistorici a quelli intricati del Medioevo e dei secoli successivi, testimoniano il grande interesse delle persone per l’aspetto dei loro capelli.

Le donne dell’antica Roma usavano un grande pettine, soprattutto per stabilizzare lo chignon, che era una delle loro acconciature più comuni. Nell’undicesimo secolo i cinesi indossavano pettini di legno decorati.

I primi sacerdoti cristiani, come mezzo di pulizia prima del servizio, si pettinavano i capelli con speciali pettini a ciò funzionali. Nel XVII secolo a Parigi venivano realizzati pettini rivestiti d’oro o d’argento. Tutti i suddetti tipi di pettini sono ora conservati come oggetti di valore storico in sezioni di musei ad essi dedicati.

I pettini erano originariamente realizzati, oltre che in osso, in pietra, legno, avorio, zanne di elefante o guscio di tartaruga marina. Tuttavia, a seguito della Convenzione di Washington del 3 marzo 1973, per la protezione della fauna selvatica in pericolo, e della sua successiva ratifica nel 1980 (CITES), il commercio di pettini realizzati con parti di animali è stato vietato a livello internazionale, costringendo i produttori di pettini a utilizzare quasi esclusivamente metallo o plastica.

Per i filatelisti, il pettine e i francobolli oltre l’avere in comune i “denti”, hanno in comune anche il nome di un metodo di dentellatura o perforazione. Infatti uno dei perforatori che creano la dentellatura ovvero i fori in sequenza tra un francobollo e l’altro,  si chiama appunto a “pettine” proprio per la sua forma e talvolta crea anche delle impreviste varianti molto ricercate dai filatelisti specializzati nelle “varietà”.

 
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Mag 16, 2022 | Posted by in Articoli | Commenti disabilitati su Storia del pettine tra denti, dentelli e dentellature
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