I francobolli ricordano: il Faro di Alessandria

(di Pantelis Leoussis – dal Bollettino greco IL FILATELISTA TEMATICO) La città di Alessandria fu fondata nel 332 a.C. da Alessandro Magno e si trova a soli 65 chilometri a ovest del fiume Nilo. Alessandria fu costruita in una posizione ideale per diventare un importante porto del Mediterraneo. Ben presto la città divenne una delle più importanti del mondo antico, nota per la sua famosa biblioteca.

L’unico problema di accesso per le navi al suo importante porto, era evitare le grandi rocce in mare quando ci si avvicinava.

Per risolvere questa difficoltà, Tolomeo Sotir (successore di Alessandro Magno), ordinò la costruzione del suo famoso faro. Questo fu il primo edificio costruito appositamente per la funzione di faro. La costruzione del faro ha richiesto 40 anni di lavoro, terminando intorno al 250 a.C.

L’immagine del faro era molto diffusa nel mondo antico, noi la conosciamo principalmente dalle sue incisioni sulle monete dell’epoca. Fu costruito da Socrate Cnidio ed era un edificio estremamente alto. Si trova all’estremità orientale dell’isola di Pharos, vicino all’ingresso del porto di Alessandria, da cui prese il nome “Faros” poi trasformato in faro.

Il faro di Alessandria era alto almeno 135 metri ed era composto da tre sezioni. La parte inferiore era quadrata e ospitava gli uffici governativi e le scuderie. La sezione centrale era un ottagono con balconi dove i visitatori potevano godersi il panorama e rinfrescarsi.

La parte superiore era cilindrica dove era situato il fuoco che veniva costantemente alimentato per aiutare le navi a navigare ed entrare in porto in sicurezza. In cima c’era una grande statua di Poseidone.

All’interno del faro c’era una grande rampa a spirale che portava dal basso verso l’alto. Ciò consentiva a carri e carretti di trasportare il carburante fino in cima. Non si sa esattamente come venisse alimentato il fuoco, non comunque con la legna, perché nella zona scarseggiava. Ma il fuoco era molto efficace e visibile: i marinai potevano facilmente vedere la luce da molti chilometri e raggiungere sani e salvi il porto.

Il Faro di Alessandria, una delle sette meraviglie dell’antichità, rimase in loco per 1.500 anni, un fatto sorprendente considerando che si trattava di una costruzione di circa 40 piani interamente eseguita in muratura.

È interessante notare che la maggior parte dei fari oggi assomigliano per forma e struttura al Faro di Alessandria. Il Faro sopravvisse durante gli imperi greco, romano e arabo, ma la sua importanza diminuì quando la capitale dell’Egitto fu spostata da Alessandria al Cairo. Dopo aver contribuito per secoli alla sicurezza dei marinai, il Faro di Alessandria fu infine distrutto da un terremoto intorno al 1375 d.C.

Una parte del suo materiale da costruzione di recupero fu trasportata e utilizzata per la costruzione del castello del sultano d’Egitto, la rimanente parte fu gettata in mare. Nel 1994, l’archeologo francese Jean Yves Empereur esaminò i fondali del porto di Alessandria e lì trovò gran parte delle macerie del glorioso edificio. Il faro di Alessandria, come vediamo, è stato molto effigiato in diversi periodi storici, nei francobolli di moltissimi Paesi.

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Feb 10, 2024 | Posted by in Articoli | Commenti disabilitati su I francobolli ricordano: il Faro di Alessandria
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