Francobolli e cartoline … prede di guerra

 

(GDB) Fino a qualche decennio fa era piuttosto usuale soprastampare i francobolli con diciture, figure e simboli impressi generalmente in modo tipografico o litografico.

Questa procedura veniva utilizzata talvolta per motivi di tempo, perché non si aveva modo di preparare una nuova emissione, come nel caso di occupazioni militari di territori di altri Stati.

Accadeva infatti spesso che tra le prede di guerra, cadessero anche i francobolli in uso. In questo caso la soprastampa dello Stato occupante, sui francobolli di quello occupato, aveva anche un carattere politico, espressivo della situazione di supremazia della Nazione occupante su quella occupata.

Poteva anche accadere che venissero soprastampati francobolli della Nazione occupante, per l’utilizzo nei territori occupati. Anche in questo caso l’intento poteva essere più politico che postale e, per esempio, la dicitura o l’effigie del Re della Nazione occupante, potevano rappresentare ben più che un’immagine o una scritta su un valore postale. Questa scelta venne fatta ad esempio dall’Italia durante l’occupazione della Venezia Giulia nel corso del primo conflitto mondiale.

Altre volte i francobolli sono stati soprastampati per variarne il valore facciale ed adeguarlo alle nuove tariffe risparmiando così l’emissione di un nuovo tipo e utilizzando i francobolli già disponibili senza mandarli al macero. All’epoca dei nostri nonni, il risparmio era un concetto ancora molto presente e nobile non solo per i privati ma anche nella vita amministrativa del Paese.

Sussistono casi in cui la soprastampa è stata apposta per mutare il servizio cui era destinato originariamente il francobollo, come avvenuto in Italia per il primo francobollo di posta aerea, ricavato soprastampandone uno emesso per il servizio degli espressi.

Fin qui nulla di nuovo, ma … riordinando le cartoline illustrate tipo “gruss” della mia collezione, sono stato incuriosito da una … soprastampa, fatto alquanto inusuale.

Si tratta di una cartolina austriaca prodotta a Leipzig da Louis Glaser, in auto cromia. Mostra una veduta alpina con la scritta “Grusse vom Schlern 2565 m. u M”: Saluti da Schlern 2565 m. sul livello del mare.

Su quest’ultima scritta è stata apposta una soprastampa che oscura quasi totalmente la primitiva dicitura.

Alquanto strano: ma c’è una spiegazione a tutto. A seguito della prima guerra mondiale, l’Italia conquistò quel lembo alpino e così il possessore delle cartoline fu costretto, per continuare a venderle, ad eseguire la soprastampa con la dicitura in italiano: “Rifugio Monte Pez  m. 2461”.

Evidentemente Italia e Austria non erano d’accordo neanche sull’altimetria.

Eseguita una ricerca più accurata ho avuto conferma che la prassi di soprastampare le diciture delle cartoline illustrate fu alquanto utilizzata nei territori conquistati dall’Italia, alla fine della prima guerra mondiale.

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Lug 30, 2020 | Posted by in Articoli | Commenti disabilitati su Francobolli e cartoline … prede di guerra
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