Regno delle due Sicilie 1858: l’inedito annullo manoscritto di Pozzuoli

(di Rocco Cassandri) Gli annulli grafici manoscritti sono stati da sempre molto ricercati e studiati dai collezionisti.  
Ricercati perché sicuramente sono dei pezzi rari che arricchiscono ogni singola collezione e studiati per capire il perché del loro utilizzo.
Utilizzo che in generale è determinato dalla non disponibilità momentanea di un bollo perché avariato o smarrito o perché non ancora disponibile per ritardo a mancata fornitura dalle sedi centrali di appartenenza dell’ufficio postale.
Le diciture nominale, vergate a penna dall’impiegato postale si ritrovano su lettere provenienti da ogni area geografica italiana. Si riscontrano a partire dal periodo prefilatelico e praticamente per ogni altro periodo dopo l’emissione dei francobolli.


Il bollo grafico può essere di tipo nominale indicante la località, riportante a volte anche la data di impostazione, o accessorio per annullare il francobollo o per indicare il servizio aggiuntivo della corrispondenza (assicurata/espresso/raccomandata).
 Si conosce l’uso di bolli manoscritti per quasi tutti gli Antichi Stati italiani. Probabilmente i più famosi e studiati sono quelli degli uffici Lombardi dopo l’annessione dell’area al Regno Sardo.
In questo caso ci fu l’uso generalizzato per ogni località e per tutto il tempo necessario all’arrivo dei bolli ufficiali.

Altri esempi di uso “provvisorio” li riscontriamo nello Stato Pontificio con bollature manoscritte per annullare i francobolli per mancanza della griglia o del bollo nominale della località.

Riportiamo due esempi relativi alle località di Fiumicino e di Porto d’Anzio che rappresentano delle vere rarità in termini di pezzi conosciuti.

Anche nel ducato di Modena, seppur raramente, riscontriamo annulli manoscritti per annullare i francobolli.
Anche per il Regno di Napoli sono note corrisponde con annulli manoscritti.
Il Catalogo Sassone quota quelli conosciuti di 29 località. Aggiunge poi all’elenco la tipologia vergata che può riportate il nome dell’ufficio postale, la dicitura “annullato” o “assicurata”.
Mentre la scritta “annullato” si riscontra sempre sul francobollo le altre quasi sempre sulla soprascritta e più raramente anche esse sul francobollo.

Scopo di questa nota è la presentazione di due lettere assicurate da Pozzuoli per Polistena annullate con grafici manoscritti fino ad oggi inediti.
 
La prima del 11 gennaio 1858 è affrancata con un 10 ed un 2 grana. La tariffa di 12 grana corrisponde a quella necessaria per una lettera raccomandata di terzo porto per l’interno.
I francobolli sono obliterati con due impronte del bollo nero in cartella ANNULATO, mentre sulla soprascritta si riscontrano lo stampatello in rosso di ASSICURATA ed il grafico manoscritto di POZZUOLI inedito.(FIG. n 4)
 
Una seconda lettera, dello stesso epistolario, non databile, affrancata con la tariffa di 14 grana, presenta oltre al manoscritto POZZUOLI anche il manoscritto ASSICURATA.
I francobolli invece sono stati obliterati, come nel caso precedente con il bollo ufficiale, inchiostrato in nero, ANNULLATO.
 
La grafia degli annullamenti è la stessa sulle due lettere ed è  sicuramente dell’impiegato postale dell’ufficio di Pozzuoli.
È difficile poter stabilire esattamente il perché di tale modalità sicuramente dovuta a momenti di non disponibilità del bollo ufficiale.
 
Bibliografia
– Sassone : Catalogo annullamenti Antichi Stati
– Gaetano Dello Buono: Bollature e Annullamenti Postali del Regno di Napoli.

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Apr 26, 2019 | Posted by in Articoli | Commenti disabilitati su Regno delle due Sicilie 1858: l’inedito annullo manoscritto di Pozzuoli
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