La siringa di Pan: un ponte di francobolli tra mito e cultura musicale

(di Pantelis Leoussis) Ci sono molti miti sull’origine del dio Pan. La maggior parte di questi lo indica come figlio di Hermes e di una ninfa.

Secondo uno dei tanti miti relativi alla vita di Pan, questi s’innamorò della ninfa Siringa, figlia del fiume Ladon e seguace di Artemide. Questa, correndo per sfuggire all’inseguimento di Pan, implorò Zeus di salvarla. Giove, sentendo la sua supplica la trasformò in una canna, proprio nel momento in cui Pan stava per afferrarla.

Frustrato e pieno di rabbia, Pan spezzò la canna in tanti pezzi e stava per gettarli via quando si rese conto che questi frammenti erano proprio la sua innamorata trasformata.

Pieno di rimorso, iniziò a baciarli … e baciandoli scoprì che il suo respiro dentro le canne produceva dei dolci suoni. Questa scoperta lo incuriosì e lo coinvolse al punto da unire e combinare in fila le varie canne di diversa lunghezza, e quindi di diverso suono, e creare così uno strumento musicale che da allora prende il nome dal suo amore perduto, la ninfa Siringa (o anche flauto di Pan o Siringa di Pan).

Pan alla fine si è trasformato in un musicista molto bravo. Con le sue melodie ha affascinato gli animali, gli uccelli, le ninfe della foresta… In qualsiasi momento era pronto per ballare e festeggiare, sia con le Ninfe come seguace di Dioniso, sia con le Menadi e i Satiri. Tenendo sempre la siringa in una mano e giocando sempre con essa, lo strumento ha preso il nome “Siringa di Pan”.

 

Altre figure femminili che hanno suscitato l’interesse amoroso di Pan sono state le ninfe Eco e Pitis, nonché Selena, la personificazione della Luna. Infine, in alcuni miti, si racconta che Pan abbia avuto un’attrazione amorosa anche per la dea Afrodite.

I luoghi associati al culto del dio Pan erano le grotte: principalmente Korikion Antron sulle pendici di Parnassos, dedicate tanto al culto di Pan quanto delle Ninfe, e poi la grotta di Vari in Attica.

Coloro che, in particolare, sacrificavano al “dio dal piede biforcuto”, erano i pastori. I sacrifici erano di solito costituiti da capre o pecore, a volte anche neonati. Allo stesso tempo, venivano fatte offerte votive di piccole statue di argilla, raffiguranti allevatori, ma anche vasi e altri oggetti, come locuste d’oro.

Oltre ad Artemide, i cacciatori apprezzavano molto Pan, credendo che la piccola selvaggina e gli uccelli selvatici fossero appartenessero alla sua sfera di influenza.

Alla fine, Pan fu venerato in particolare a Delfi e ad Atene, dove gli atti di adorazione includevano sacrifici di capre e sfilate di portatori di torce.

 

 

 

 

 

 

 

 

Secondo Erodoto, la sua adorazione ad Atene fu stabilita per riconoscenza dell’aiuto che Pan offrì agli ateniesi nella battaglia di Maratona.

La “Siringa di Pan” è stata ampiamente utilizzata come strumento tradizionale presso molti popoli in svariate parti del mondo. Tuttavia, i paesi che ne hanno fatto il maggior uso sono i paesi dell’America Latina e la Romania. Questo Paese ha generato grandi artisti qualificati, con il risultato che le musiche eseguite con la siringa di Pan sono eseguite in grandi teatri, con un eccezionale repertorio di musica classica.

Uno dei principali interpreti dello strumento è il rumeno Georges Zamfir (nato nel 1941), le cui esibizioni hanno fatto conoscere la siringa Pan in tutto il mondo e hanno venduto milioni di dischi.

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Mag 8, 2020 | Posted by in Articoli | Commenti disabilitati su La siringa di Pan: un ponte di francobolli tra mito e cultura musicale
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