La posta nel Regno napoleonico d’Italia: un libro da non perdere

Il Regno napoleonico d’Italia, conosciuto anche come Regno italico, fu una entità politica fondata da Napoleone Bonaparte nel 1805 che comprendeva le regioni dell’Italia centro orientale e buona parte del Nord della Penisola. Il Regno includeva, in un primo momento, anche l’Istria e la Dalmazia, già nella sfera di influenza della Repubblica veneziana, e successivamente, dal 1808, la Repubblica di Ragusa. La capitale venne stabilita a Milano.

Napoleone venne incoronato Re d’Italia il 26 maggio 1805 nel Duomo di Milano. Egli stesso pose sul suo capo l’antica Corona ferrea dei Re longobardi, proclamando ad alta voce “Dio me l’ha data, guai a chi la tocca”.

Il Regno seguì la sorte del suo sovrano e venne destrutturato dal Congresso di Vienna che ristabiliva l’ancien régime europeo.

Alcuni studiosi ritengono che il Regno italico napoleonico, anche se satellite  dell’impero francese, sia da considerare come il primo embrione del Regno d’Italia, costituitosi nel 1861 a seguito dell’impresa garibaldina.

Durante la vigenza dello Stato napoleonico d’Italia, anche il servizio postale subì profonde riforme, su modelli già sperimentati in Francia, che incidevano sull’organizzazione e quindi sul servizio stesso.

Il lavoro dato alle stampe da Marco Panza, Tariffe, franchigie, leggi e decreti postali nel Regno d’Italia napoleonico 1805-1814, si rivela indispensabile strumento per i collezionisti che vogliono approfondire la conoscenza di questo complesso periodo storico postale.

Lo studio segue lo sviluppo della relativa collezione di storia postale, cui l’Autore ha dedicato circa venti anni di ricerche, e si basa sulla suddivisione in cinque periodi tariffari che interessano gli anni dal 1805 al 1814.

La ricerca è minuziosa e ricca di dettagli e conferisce il dovuto rilievo al tema della franchigia postale, la cui massa di corrispondenza di servizio e  di carattere pubblico è preponderante e quindi imprescindibile se, come in questo caso, si vuole delineare l’esatta portata del servizio e del suo funzionamento.

Il libro si chiude con un’appendice di normative postali che risulta preziosa per un approccio diretto del collezionista al testo tecnico originale e indispensabile per decifrare i segni postali, le tassazioni e gli instradamenti delle lettere nonché il significato gestionale ed amministrativo degli altri documenti dell’epoca.

Di seguito l’introduzione a cura dell’Autore.

“Napoleone I Bonaparte ha rappresentato un punto di svolta nella storia moderna.

Basti pensare alle riforme da lui attuate in svariati campi, come quella del sistema giuridico, che pose le basi per la moderna giurisdizione civile.

Per restare all’argomento a noi caro, è da sottolineare l’influsso che la riforma postale da lui voluta ha avuto anche dopo la sua caduta.

Da qui il mio interesse per quel breve ma importante periodo storico che ha vissuto una parte dell’Italia, dapprima con la nascita della Repubblica Cisalpina, poi divenuta Repubblica Italiana, trasformatasi nel Regno d’Italia. 

La pubblicazione riprende quasi integralmente la mia collezione “The postal rates and the free franks in the napoleonic Kingdom of Italy 1805 – 1814” e documenta l’evoluzione delle tariffe postali e della franchigia durante il Regno d’Italia napoleonico (Marzo 1805 – Aprile 1814).

Sono state ampliate la parte storica e le parti introduttive di ogni singolo periodo tariffario, anche con informazioni non propriamente di carattere storico – postale, non presenti nella collezione, così come la franchigia è trattata in modo più descrittivo ed analitico.

L’ultima parte vede la riproduzione dei testi originali di tutte le leggi e di tutti i decreti che hanno trattato la materia e che sono stati la mia fonte primaria per affrontare tale studio.

Il lavoro non ha la pretesa di esaurire l’argomento trattato, sarò quindi lieto se gli appassionati ed i cultori della materia m’invieranno eventuali  aggiornamenti, nuove scoperte o qualsiasi altra informazione che possa completare ed integrare l’argomento.

Da quando ho iniziato a trattare tale argomento ho avuto la fortuna di avvalermi del consiglio di tre persone che hanno saputo indirizzarmi in modo giusto e corretto nell’affrontare sia lo studio dell’argomento che l’impostazione della collezione e che qui mi pare doveroso ringraziare.

Il primo è stato Emanuele Mario Gabbini. I suoi consigli mi sono stati molto utili e mi hanno consentito di approfondire meglio la materia e di strutturare la collezione nel migliore dei modi.

Il secondo, in ordine cronologico, è stato Lorenzo Carra che mi spronò nell’approfondire il tema delle franchigie napoleoniche, argomento di fatto inesplorato.

Il terzo, sempre in ordine cronologico è Mario Mentaschi, per le preziose indicazioni che mi sono state fornite in vista delle varie partecipazioni internazionali a concorso.

Un ringraziamento va anche a Thomas Mathà che ha accettato di scrivere la premessa della pubblicazione.

Infine, ma non per importanza, un ringraziamento agli amici del direttivo del Circolo Filatelico Bergamasco che hanno deciso di pubblicare quanto vi apprestate a leggere, in particolare a Mario Bonacina per avere seguito e curato tutti gli aspetti di editing della pubblicazione”.

Set 28, 2018 | Posted by in Articoli | Commenti disabilitati su La posta nel Regno napoleonico d’Italia: un libro da non perdere
http://www.siacomputer.it by S.I.A. COMPUTER