Hachiko, il cane diventato simbolo di dedizione e amore

(di Pantelis Leoussis) Abbiamo ascoltato e letto molte storie sulla dedizione del cane all’uomo. Storie che ci hanno commosso e ci hanno aiutato ad amare ancora di più questo adorabile animale. A partire dal fedele Argο che attese Ulisse per venti anni per poi morire subito dopo averlo rivisto,  passando per centinaia di altri esempi, la storia è piena di riferimenti a cani che hanno salvato vite umane, portando messaggi attraverso il fronte di guerra o trasportando  medicine tra i ghiacci per salvare tante vite umane come Balto, o che sono rimasti fedeli al loro padrone anche dopo la sua morte.

Una di queste storie, forse la più famosa, è quella di Hachiko, un cane bianco di razza Akita nato il 10 novembre 1923 a Odate, in Giappone. Cucciolo di due mesi, è stato adottato da Hidesaburu Ueno, un professore di agronomia dell’Università di Tokyo, che viveva da solo nella periferia della capitale giapponese e che lo ha cresciuto come un vero amico e compagno.

Ogni giorno Hachiko accompagnava il suo padrone  alla stazione ferroviaria di Shibuya, dove l’insegnante prendeva il treno per andare all’università. Hachiko tornava  a casa da solo, ma nel pomeriggio tornava alla stazione, dove immancabilmente aspettava  il ritorno del suo “amico” umano.

Ma nel maggio del 1925 il professore non fece ritorno alla stazione Hachiko lo stava aspettando invano. Purtroppo quel giorno durante la lezione all’università era morto di emorragia cerebrale.

Da quel giorno per i dieci anni successivi, Hachiko ha aspettato il suo padrone alla stazione, sempre nello stesso posto fino alla sua morte.

Qualche tempo dopo la morte del professore, Osservando uno studente di Ueno il grosso cane che aspettava alla stazione guardando i treni fino all’uscita dell’ultimo passeggero, chiese notizie al personale della stazione, ai viaggiatori abituali e a quelli che gli stavano dando da mangiare, e apprese il motivo della sua attesa. Da allora, questo studente si recava spesso alla stazione per vedere Hachiko e ha scritto numerosi articoli sui giornali locali, lodando la devozione dell’Akita bianco. Uno di questi articoli venne pubblicato su un giornale di grande diffusioneo e presto Hachiko divenne famoso.

I giapponesi furono impressionati dalla storia di questo cane e genitori e insegnanti iniziarono a usare Hachiko come esempio della più profonda devozione e fiducia nella famiglia.

Alla fine Hachiko divenne una leggenda vivente e un famoso scultore realizzò una statua di bronzo che lo rappresentava seduto, in attesa del suo amico umano.

La statua fu collocata all’uscita della stazione di Shibuya, mentre il cane stesso era presente alla inaugurazione. Poco dopo, uno degli ingressi di questa stazione, un popolare punto d’incontro per milioni di giapponesi, fu chiamato “Entrata Hachiko”.

L’8 marzo 1935, i passanti trovarono Hachiko morto in un vicolo vicino alla stazione di Shibuya. Quando la notizia della sua morte divenne nota, la stazione e la sua statua furono letteralmente invase da persone che portavano fiori per onorare questo grande esempio di fedeltà infinita. 

la notizia venne riportata nelle prime pagine dei giornali giapponesi e venne dichiarato un giorno di lutto nazionale.

Le sepolture del professor Ueno e di parte delle ossa di Hachiko, furono affiancate nel cimitero per rimanere eternamente inseparabili, secondo l’usanza giapponese.

Gli organi di Hachiko sono tenuti in formalina presso il centro di ricerca dell’Università di Tokyo accanto a un busto del proprietario del professore, mentre Hachiko si trova imbalsamato nel Museo Nazionale di Storia Naturale e Scienze di Tokyo.

Una statua in bronzo simile a quella della stazione fu collocata a Onate, la città natale di Hachiko, e all’ingresso del Museo Akita della zona.

In definitiva, il fedele Hachiko è un simbolo nazionale di devozione e fedeltà per la tuta la nazione giapponese. Ogni anno, l’8 aprile, si tiene una semplice cerimonia alla stazione di Shibuya e centinaia di giapponesi vengono per onorare la sua memoria e la leggendaria dedizione che ha mostrato durante tutta la sua vita.

La storia di Hachiko è stata anche raccontata in un famoso film del 2009, intitolato Hachiko: a dog’s story, con Richard Gere nelle vesti del professore.

 

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Dic 11, 2019 | Posted by in Articoli | Commenti disabilitati su Hachiko, il cane diventato simbolo di dedizione e amore
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